Viviamo spesso lontani dal nostro centro.
Cosa ci può riportare verso noi stessi?
Ci basterebbe una corda sottile, un filo al quale aggrapparsi per risollevare la speranza e riaccendere la luce negli occhi. Questa fune di salvataggio si chiama sutra.
Per 365 settimane, per più di sette anni, ogni giovedì, in tempi in cui Internet ancora non esisteva, Sri Sri Ravi Shankar tesseva questi fili (i sutra) e si collegava via fax o via posta con i devoti di tutto il mondo, in oltre 150 Paesi, per trasmettere il suo breve messaggio di conoscenza tratto dall'antica saggezza vedica.
Questo libro ne raccoglie 108, tra i più belli e significativi.
108 è un numero potente e pieno di significati nella cultura induista e buddista. Aprite a caso una pagina del libro e leggete.
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